Tribunale unificato dei brevetti

Giurisdizione del Tribunale unificato dei brevetti

Struttura del Tribunale unificato dei brevetti

Il tribunale unificato dei brevetti sarà una corte unica per i brevetti europei convenzionali, quelli attualmente concessi dall’Ufficio Brevetti Europeo EPO, e per i nuovi brevetti europei con effetto unitario (brevetti unitari). Le decisioni della corte saranno automaticamente valide sul territorio di tutti i 25 stati dell’Unione Europea che hanno aderito all’accordo che ha istituito il tribunale unificato, ovvero (salvo che completino il processo di ratifica) Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Svezia, Ungheria, e infine l’Italia. La Croazia è divenuta membro EU il 1 Luglio 2013 e non è chiaro se prenderà parte, o meno, al nuovo sistema.

Per un periodo di transizione di sette anni sarà possibile sottrarre i brevetti europei concessi, o in via di concessione, dalla giurisdizione del Tribunale unificato dei brevetti.

Il Tribunale unificato dei brevetti sarà il foro competente per la risoluzione delle dispute sulla contraffazione e per le cause di revoca / annullamento dei brevetti.

Il Tribunale unificato dei brevetti comprenderà il Registro, la Corte di prima istanza e la Corte d’appello. La Corte di prima istanza sarà a sua volta suddivisa in divisioni centrali, locali e regionali.

Le divisioni centrali avranno sede a Parigi, Londra e Monaco di Baviera. Sotto la giurisdizione della divisione centrale di Londra ricadranno le dispute legate alla chimica e alle scienze biologiche (codici A e C della classificazione internazionale dei brevetti - International Patent Classification, IPC). A Monaco di Baviera saranno discussi i casi relativi all’ingegneria meccanica (classe F della IPC) e sotto la giurisdizione della divisione centrale di Parigi ricadranno tutti gli altri casi.

La Corte d’appello avrà sede in Lussemburgo.

Ogni paese tra i 25 stati che hanno aderito all’accordo sul Tribunale unificato dei brevetti potrà avere una propria divisione locale. Al momento attuale (Aprile 2017) sono previste divisioni locali con sede a Londra (fondata), Düsseldorf (fondata), Monaco di Baviera (fondata), Mannheim (fondata), Amburgo (fondata), Parigi, L’Aia, Bruxelles, Milano (fondata), Helsinki, Copenaghen e Vienna.

Le divisioni regionali possono essere avviate da due o più paesi, come, ad esempio, la divisione regionale del Nord-Baltico, alla quale partecipano Svezia, Lituania, Estonia e Lettonia.

Qui puoi avere maggiori informazioni sulla struttura della corte o sulle divisioni.

 

Possibilità di escludere il brevetto europeo dalla giurisdizione del Tribunale unificato dei brevetti per un periodo di transizione: opt-in / opt-out

Attualmente per le dispute legali legate ai convenzionali brevetti europei il foro competente rimane quello nazionale: dopo la concessione, gli attuali brevetti europei si trasformano in un fascio di brevetti nazionali, ciascuno dei quali ricade sotto la competenza della relativa corte nazionale. Con l’avvio del nuovo sistema brevettuale e dopo il periodo di transizione di sette anni, questa via non sarà più percorribile, in quanto anche i convenzionali brevetti europei, insieme ai nuovi brevetti unitari, ricadranno sotto la giurisdizione del Tribunale Unificato dei brevetti.

Durante il periodo di transizione, invece, sarà possibile decidere se includere o escludere il proprio brevetto europeo nel/dal nuovo sistema. Quindi, se il proprietario di un brevetto europeo desidera sottrarlo alla giurisdizione del Tribunale unificato, potrà depositare un’apposita richiesta di OPT-OUT all’ufficio dei brevetti europei EPO. In questo caso per il titolo in questione i fori competenti rimarrebbero quelli nazionali degli stati nei quali il titolare convalida il brevetto.

Se si cambiasse idea, e si desiderasse in un secondo momento assoggettare il proprio brevetto europeo alla competenza del Tribunale unificato, con una domanda di OPT-IN, sarà possibile farlo solo a determinate condizioni: ad esempio, il brevetto dovrà essere stato concesso con le stesse rivendicazioni per tutti gli stati di convalida e nessun contenzioso deve nel frattempo essere stato avviato a livello nazionale.

L’opzione di opt-out non è praticabile quando un brevetto è stato già coinvolto in un processo dinanzi al Tribunale unificato.

Quindi, nell’immediato dall’avvio del nuovo sistema brevettuale, e per la durata del periodo di transizione, i proprietari delle domande di brevetto europeo e dei brevetti europei dovranno decidere se:

- proseguire con il brevetto europeo convenzionale, scegliendo la clausola opt-out e sottraendolo alla giurisdizione del Tribunale unificato dei brevetti; questo significherebbe effettuare le convalide del brevetto nei singoli stati di interesse tra i 38 del sistema brevettuale europeo (European Patent Cooperation) ed essere consapevoli che ciascuna convalida nazionale ricadrebbe sotto la giurisdizione di un tribunale nazionale;
- proseguire con il brevetto europeo ad effetto unitario, cioè ottenere un brevetto unitario; in questo caso il titolo sarà valido in tutti i 25 paesi che hanno aderito all’accordo sul brevetto unitario e il foro competente sarà il Tribunale unificato dei brevetti.

Il nuovo Tribunale unificato dei brevetti è stato pensato per offrire risposte rapide e univoche alle dispute legali che di solito coinvolgono più paesi europei.


Le tasse del Tribunale unificato dei brevetti

Lo schema utilizzato per calcolare le tasse del Tribunale unificato dei brevetti comprende una quota fissa e una quota variabile.

Ad esempio, la quota fissa da corrispondere per un’azione di contraffazione è fissata a Euro 11.000 e la quota variabile dipende dal valore della causa, ma comunque non si applica alle cause il cui valore è inferiore a Euro 500.000.

La quota variabile della tassa è calcolata a scaglioni. Lo scaglione più alto, per le cause di valore pari o superiore a Euro 30.000.000, è pari a Euro 220.000. Si stima che un quarto di tutte le cause ricadrà sotto la soglia della quota variabile, per questi casi, quindi, sarà dovuta solamente la quota fissa di Euro 11.000.

La tassa da corrispondere per un’azione di nullità di un brevetto corrisponderà a Euro 20.000. Per i quesiti di validità non è prevista la quota variabile. Lo stesso ammontare è dovuto anche quando l’azione di nullità è avviata in risposta ad un’azione di contraffazione (domanda riconvenzionale di nullità). Per maggiori dettagli puoi consultare il documento relativo alla stima delle tasse predisposto dal Comitato preparatorio del Tribunale unificato dei brevetti.

Le PMI, micro-aziende, organizzazioni non-profit, università e gli enti pubblici che si occupano di ricerca e sviluppo potranno godere di sconti sulle tasse del Tribunale unificato.


Rifusione delle spese

Il Tribunale unificato dei brevetti prevede la possibilità di rifusione delle spese legali sostenuti durante il processo. La parte soccombente sarà tenuta a risarcire la parte vincente. Sono posti alcuni limiti alla rifusione delle spese:

- solo le spese ragionevoli e proporzionate possono essere recuperate;
- nei casi di parziale vittoria oppure in circostanze eccezionali la Corte potrà ordinare alle parti di sostenere le proprie spese, o in alternativa indicherà un’adeguata suddivisione tra le parti;
- la parte che col proprio operato causa spese non necessarie sarà tenuta a risarcirle, nonostante l’esito del processo.

Il limite massimo per la rifusione delle spese dipende dal valore stimato della causa. Sono previsti vari scaglioni. Per le cause di valore stimato inferiore a Euro 500.000 la rifusione delle spese ammonterebbe a Euro 56.000. Al momento attuale si considera che un quarto delle cause ricadrebbe in questa fascia.


 

La copertura territoriale dell’Accordo sul Tribunale unificato dei brevetti e la copertura della Convenzione sul brevetto europeo

È utile specificare che un'eventuale azione di nullità avanti il Tribunale unificato dei brevetti avrebbe effetto su un territorio meno esteso di un’eventuale opposizione al brevetto presso l’EPO.

I paesi aderenti al nuovo sistema del brevetto unitario sono infatti 25 paesi EU: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Svezia, Ungheria, e infine l’Italia. La Croazia è divenuta membro EU il 1 Luglio 2013 e non è chiaro se prenderà parte al nuovo sistema, o meno.

I paesi aderenti al convenzionale sistema del brevetto europeo sono 38, ovvero i 25 citati sopra più Croazia, Spagna, Albania, Islanda, Liechtenstein, Monaco, Norvegia, Svizzera, Turchia, San Marino, Macedonia, Serbia.

Quindi la scelta del foro competente dovrebbe tenere in considerazione anche la copertura territoriale desiderata. Un’azienda che intendesse costruire un portafoglio brevettuale strutturato dovrebbe quindi prestare grandissima attenzione alle strategie di deposito da utilizzare di volta in volta, a seconda della rilevanza dell’invenzione: brevetto europeo convenzionale, brevetto unitario, brevetto ibrido unitario con convalide europee.


 

Il regime linguistico del Tribunale unificato dei brevetti

Attualmente, prima della concessione del brevetto l’ufficio europeo dei brevetti EPO richiede la traduzione delle rivendicazioni del brevetto nelle altre due lingue ufficiali dell’EPO oltre la lingua scelta per il deposito della domanda.

Con l’entrata in vigore del nuovo sistema brevettuale sarà previsto un periodo di transizione di 12 anni in cui i brevetti unitari concessi in francese o tedesco avranno bisogno della traduzione in inglese, mentre i brevetti concessi in inglese dovranno essere tradotti in un’altra lingua ufficiale dell’UE, ma senza necessità di ulteriori traduzioni, e senza convalide nazionali.

Eventuali altre traduzioni però potrebbero essere richieste nel caso di un contenzioso, in base alle lingue delle parti coinvolte e in base al regime linguistico del Tribunale sede del contenzioso.

Nella maggioranza dei casi sarà possibile scegliere la lingua del contenzioso. Ad esempio, nella circostanza in cui la contraffazione avvenga in diversi paesi, il titolare del brevetto depositato in inglese potrebbe scegliere l’inglese come lingua del contenzioso.

A grandi linee, nelle divisioni Locali e Regionali del Tribunale unificato dei brevetti, il titolare dei brevetti potrebbe scegliere una delle lingue ufficiali disponibili nelle divisioni. Nelle Divisioni Centrali la lingua del contenzioso sarà quella del brevetto.

 
Divisione locale/regionaleLingue
Londrainglese
Dusseldorf, Monaco di Baviera, Mannheim, Amburgotedesco, inglese
Parigifrancese, inglese
Aiaolandese, inglese
Bruxellesolandese, francese, tedesco, inglese
Milanoitaliano
Helsinkifinlandese, svedese, inglese
Copenhagendanese, inglese
Viennatedesco
Divisione del Nordinglese