Registrazione del marchio e cybersquatting

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Cybersquatting e registrazione del marchio

L’espressione inglese cybersquatting, così come le locuzioni domain grabbing e domain squatting, indicano il fenomeno di accaparramento di nomi di dominio corrispondenti a marchi altrui al fine di realizzare un lucro sul trasferimento del dominio a chi ne abbia interesse.

Recentemente è sempre più diffuso lo cybersquatting da parte di società straniere che registrano i nomi a dominio corrispondenti ai nuovi marchi per i quali i nostri clienti chiedono la registrazione. In pratica le domande di registrazione di un nuovo marchio comunitario sono soggette a pubblicazione, come previsto dalle normative; pertanto le società che praticano lo cybersquatting acquisiscono facilmente i dati relativi alle nuove domande di registrazione di marchio.

Normalmente tali società rivendono il nome a dominio a circa 500-800 Euro, cifra equivalente alle spese che si affronterebbero per chiedere la riassegnazione del dominio alle autorità competenti, dovedo provare di aver subito proprio un’azione di cybersquatting.

Suggeriamo ai nostri clienti di registrare il nome a dominio contestualmente al deposito della domanda di registrazione del marchio, in modo tale da non dare la possibilità ai cybersquatter di mettersi in azione.

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